Lo psicologo risponde

Se hai un dubbio o una domanda su questioni di carattere psicologico, puoi usare questo spazio per chiedermi un parere professionale.

Qualora tu preferisca non rende pubblica la tua problematica, puoi utilizzare l’indirizzo email per scrivermi privatamente. Sarà mia cura rispondere in tempi ragionevoli.

 

12 commenti:

  1. Buonasera,avrei una domanda.. si occupa anche di disturbi legati a dipendenze?
    grazie

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    1. Salve,
      sì mi occupo anche di dipendenze.
      Se desidera ricevere maggiori informazioni in forma privata utilizzi pure i contatti che trova qui a fianco (email o cellulare).
      Buona serata,
      Dott.ssa S.Gentilesca

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  2. Salve, soffro da diverso tempo di problemi d'ansia. Posso contattarla in privato per alcune domande?
    Grazie mille

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    1. Salve,
      sì mi può contattare attraverso la mia mail privata o telefonicamente se lo desidera.
      Buona giornata,
      Dott.ssa s.Gentilesca

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  3. Buon giorni,
    mia figlia di 9 anni ultimamente ha alcuni comportamenti che ci stanno facendo preoccupare: è spesso nervosa, è peggiorata a scuola, di notte dorme male. E con lei l'argomento non lo riesco ad affrontare... si chiude in se stessa e non ne vuole sapere.
    Le maestre mi dicono che è una bambina timida e ritirata, che trascorre il tempo o per conto suo o con le solite due amiche.
    Cosa devo fare? Portarla da uno psicologo? Mi spaventa un po' l'idea...
    Grazie della disponibilità.

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    1. Salve,
      ha fatto bene a cercare, innanzitutto, un dialogo con la scuola, per capire se ci sono situazioni recenti verificatesi in questo ambito e che possano essere fonte di preoccupazione per sua figlia (difficoltà con alcuni compagni? con gli insegnanti? difficoltà nell'apprendimento?). Se nella scuola di sua figlia è presente uno psicologo scolastico può essere una fonte di aiuto.
      Altro aspetto importante, se pur di sicura difficile attuazione, è cercare di instaurare un dialogo con sua figlia. Non insista se si accorge che la bambina non ha voglia di parlare in un determinato momento, aspetti i suoi tempi e cerchi di cogliere qualche segnale di apertura. I segnali non sono necessariamente quelli esplicitati a parole, ma possono espressioni non verbali di disagio o di preoccupazione. Quando vede che sua figlia è nervosa può ad esempio trasmetterle comprensione per il suo stato d'animo con frasi del tipo "vedo che questa cosa ti fa arrabbiare". Da preferire rispetto ad una domanda diretta del tipo "perché sei arrabbiata?" che invece può generare chiusura e suonare come un "interrogatorio". Oppure può cercare di instaurare un dialogo in maniera "indiretta", ad esempio attraverso il gioco o il disegno.
      Qualora i segnali di disagio non rientrassero facilmente, è importante rivolgersi ad un professionista. Capisco che l'idea possa spaventare, ma spesso la paura è più di noi adulti che dei bambini (anche perchè la terapia con bambini si svolge con modalità diverse rispetto a quanto avviene con gli adulti). In questi casi è inoltre molto importante la collaborazione dei genitori: la terapia familiare (cioè si coinvolgono in seduta anche i genitori ed eventualmente i fratelli)è spesso la più efficace, oltre ad avere l'effetto di evitare che il bambino diventi "l'elemento problematico che va portato dallo psicologo". La terapia familiare si basa sull'aiutare l'intero "sistema familiare" nel comprendere cosa sta avvenendo e nell'affrontare la situazione.
      Rimango a disposizione per ulteriori dubbi o domande.
      Dott.ssa S.Gentilesca

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  4. Sono uno studente universitario e durante i periodi d'esame sono tesissimo, dormo male e mi si chiude lo stomaco. Ho visto che a proposito del training autogeno parlava di aiuto nella "difficoltà di concentrazione e memoria". Può servire nel mio caso?
    Grazie

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  5. Sì è corretto, il training autogeno è particolarmente indicato nel favorire il recupero delle energie, facilitando quindi le capacità di concentrazione, e nella gestione dell'ansia, cosa che la aiuterebbe nelle problematiche del sonno e di tensione che descrive. Il motivo è gli esercizi di rilassamento aiutano a recuperare la capacità di distensione sia a livello muscolare sia a livello più profondo, potendo quindi essere paragonati al beneficio derivante da un sonno profondo e ristoratore.
    Resto a disposizione qualora necessitasse di informazioni più approfondite.
    Buona giornata

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  6. Salve ,risponde ancora alle nostre domande ?

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  7. Salve,
    sì se desidera porre qualche domanda qui o in privato sarà mia cura rispondere in tempi ragionevoli.
    Buona serata,
    Dott.ssa Sara Gentilesca

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  8. Si puo' guarire dalla depressione esistenziale?

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    1. Gentile visitatore,
      la ringrazio innanzitutto per la domanda da lei posta, in quanto la depressione, purtroppo, è un male molto diffuso. Spero dunque che questo post possa essere d'aiuto ai lettori del blog.
      Vorrei premettere che quando lo stato depressivo non è riconducibile ad una causa esterna (un fatto accaduto quale un lutto, una separazione, la perdita di lavoro, ecc.), allora siamo di fronte ad un vuoto esistenziale che, spesso, ha origini più "antiche" e che difficilmente è riconducibile ad un unico evento stressante delle vita. Quello che, aimè, spesso accade è che, nel tentativo di colmare tale vuoto, si vada alla ricerca di forme fittizie di piacere (dipendenze affettive, da sostanze, dal gioco, dal cibo, ecc.). La via per uscire dalla depressione esistenziale è invece quella di riuscire a ricostruire un progetto di vita, un progetto in cui la parte più "autentica" del Sè (per intenderci quella libera da aspettative che non sono proprie) possa trovare almeno in parte soddisfazione.
      Venendo alla sua domanda, sì si può guarire dalla depressione esistenziale. Spesso non è possibile farlo da soli, non si ha la forza per farlo. Saper chiedere aiuto è una risorsa, non una debolezza.
      Ho visto diversi pazienti uscire, se pur con percorsi sicuramente faticosi e che richiedono del tempo (la psicoterapia non è stregoneria e, in alcuni casi ma non in tutti, deve avvalersi del sostegno di psicofarmaci), da stati di depressione profonda. Quindi continuo ad avere fiducia nelle risorse psichiche delle persone, anche quando si crede di non potercela proprio più fare.

      Se desidera riscrivere, pubblicamente o in privato, rimango a disposizione.
      Dott.ssa Gentilesca

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