sabato 5 gennaio 2013

Tecniche di Rilassamento e Training Autogeno: come imparare a non fare...


Non soltanto da quando veniamo alla luce, ma già dalla vita prenatale è un continuo susseguirsi di stimolazioni fisiche e psichiche che ci colpiscono. Attraverso gli anni ci alleniamo inconsapevolmente e fatalmente a reagire a tali stimoli. Non sempre, però, si riesce a tornare ad uno stato di equilibrio funzionale, anche quando la causa che lo aveva alterato viene meno.

Basta osservare un neonato mentre dorme o mentre è disteso in braccio a qualcuno per accorgersi che il nostro corpo sa perfettamente come funzionare al meglio. Sa usare l’alternanza tra rilassamento e contrazione muscolare, senza creare tensioni disfunzionali. Per ragioni culturali e soggettive perdiamo, con l’andar degli anni, queste naturali capacità che un tempo abbiamo posseduto.
Schultz, neurologo tedesco, diceva: “…Chi osò pensare di volare meglio degli uccelli, deve da essi anche apprendere a lasciarsi andare, a saper cadere giù passivamente, a riposarsi nella calma…”(Rilke, da Schulz).
La tecnica di autodistensione da lui elaborata ci consente di recuperare la nostra naturale capacità di rilassarsi, ristabilendo un equilibrio a livello psichico e fisico. Training significa allenamento, cioè apprendimento graduale di una serie di esercizi  particolarmente studiati e concatenati allo scopo di portare progressivamente al realizzarsi di spontanee modificazioni del tono muscolare, della funzionalità vascolare, dell'attività cardiaca e polmonare, dell'equilibrio neurovegetativo e dello stato di coscienza. Autogeno significa "che si genera da sé" e ciò introduce un’importante differenza tra questo metodo ed altre tecniche: alla persona viene riconosciuto un ruolo attivo. L’obiettivo è dunque quello di far sì il soggetto impari una serie di esercizi i quali, una volta acquisiti, possono essere adoperati in maniera autonoma e in diverse situazioni della vita quotidiana.


L’efficacia scientifica del Training Autogeno è stata dimostrata da numerose ricerche condotte fin dall’epoca della sua ideazione e, ad oggi, numerosi sono i campi di applicazione.

A cura di Sara Gentilesca

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